Il motociclismo, per me, è il migliore modo per dimostrare il mio essere e per darmi un sogno per il quale combattere.
Correre in moto rappresenta una motivazione per alzarmi dal letto tutte le mattine, con un solo obiettivo ovvero fare meglio del giorno prima.
Quando sono in griglia penso solo a me ed alla moto, non vedo i miei limiti ma il modo per superarli.
È una mentalità che mi sprona a migliorarmi costantemente, in tutto quello che faccio.
Il pilota e la moto si fondono in una sola entità.
Mi sono sempre piaciute le moto, per il fatto che in sella sembra di essere un tutt’uno.
Nella macchina sei seduto all’interno quindi, in un certo modo, sei un ospite mentre sulla moto sei a cavallo e tra gambe, braccia e tutto il resto del corpo, si tende ad inglobarne una gran parte.
Questa sorta di legame, che da sempre mi ha affascinato, ti porta con il tempo a vedere la moto come un qualcosa di vivo, alla quale ci si affeziona.
Sembra assurdo ma, credetemi, è così.
La pista è il tempio della velocità.
Il motivo per il quale amo la pista è la velocità, andare veloce e frenare da oltre 300 all’ora a pochi metri dalla curva è adrenalina pura.
Credo sia principalmente questo che mi trasmette maggiore emozione rispetto ad altre discipline su due ruote come il motocross o l’enduro.